Scopri Vicenza con la Vicenza Card con tariffa Gold oppure Silver!

Per visitare palazzi, monumenti e musei di Vicenza si può scegliere di acquistare il BIGLIETTO UNICO Vicenza Card (11 siti), una Card 4Musei oppure i BIGLIETTI SINGOLI.

La Vicenza GOLD Card, € 22 è un biglietto cumulativo che ha validità di 8 giorni dall'emissione, prevede un solo passaggio per singola sede e permette di visitare: Teatro Olimpico, Museo Civico di Palazzo Chiericati, Chiesa di Santa Corona, Museo Naturalistico-Archeologico, Museo del Risorgimento e della Resistenza, Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, Museo Diocesano, Palladio Museum, Basilica Palladiana (mostre escluse), Museo del Gioiello e Gallerie di Palazzo Thiene.  

 
La Vicenza SILVER Card, € 16 è valida per 8 giorni dall'emissione e permette accessi a 4 siti a scelta tra gli 11 del circuito museale. 

La card sono in vendita presso le seguenti biglietterie:  Ufficio IAT (a fianco ingresso Teatro Olimpico) Gallerie d’Italia/Palazzo Leoni Montanari - Palladio Museum - Museo Diocesano - Museo del Gioiello - Basilica Palladiana. 

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I MONUMENTI INCLUSI NELLA CARD

 
Il Teatro Olimpico
Piazza Matteotti 11 Tel. 0444 222800-964380 www.teatrolimpicovicenza.it booking@comune.vicenza.it 

È una delle meraviglie artistiche di Vicenza. Nel Rinascimento un teatro non è un edificio a se stante ma consiste nell’allestimento temporaneo di spazi all’aperto o di volumi preesistenti; nel caso di Vicenza, cortili di palazzo o il salone del Palazzo della Ragione. Nel 1580 il Palladio ha 72 anni quando riceve l’incarico dall’Accademia Olimpica, il consesso culturale di cui egli stesso fa parte, di approntare una sede teatrale stabile. Il progetto si ispira dichiaratamente ai teatri romani descritti da Vitruvio: una cavea gradinata ellittica, cinta da un colonnato, con statue sul fregio, fronteggiante un palcoscenico rettangolare e un maestoso proscenio su due ordini architettonici, aperto da tre arcate e ritmato da semicolonne, all’interno delle quali si trovano edicole e nicchie con statue e riquadri con bassorilievi. La critica definisce l’opera “manierista“ per l’intenso chiaroscuro, accentuato tra l’altro da una serie di espedienti ottici dettati dalla grande esperienza dell’architetto: il progressivo arretramento delle fronti con l’altezza, compensato visivamente dalle statue sporgenti; il gioco di aggetti e nicchie che aumentano l’illusione di profondità. Il Palladio appronta il disegno pochi mesi prima della sua morte e non lo vedrà realizzato; sarà il figlio Silla a curarne l’esecuzione consegnando il teatro alla città nel 1583. La prima rappresentazione, in occasione del Carnevale del 1585, è memorabile: la scelta ricade su una tragedia greca, l’Edipo Re di Sofocle, e la scenografia riproduce le sette vie di Tebe che si intravedono nelle cinque aperture del proscenio con un raffinato gioco prospettico. L’artefice di questa piccola meraviglia nella meraviglia è Vincenzo Scamozzi. L’effetto è così ben riuscito che queste sovrastrutture lignee diventeranno parte integrante stabile del teatro. Sempre allo Scamozzi viene affidata anche la realizzazione degli ambienti accessori: l’Odeo, ovvero la sala dove avevano luogo le riunioni dell’Accademia, e l’Antiodeo, decorati nel Seicento con riquadri monocromi del valente pittore vicentino Francesco Maffei.

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Museo Civico di Palazzo Chiericati
Piazza Matteotti, 37/39 Tel. 0444 222811 museocivico@comune.vicenza.it www.museicivicivicenza.it

Il palazzo, progettato nel 1550 per Girolamo Chiericati, fu acquistato nel 1839 dal Comune di Vicenza per raccogliervi le civiche collezioni d’arte. Il museo ospita oggi una collezione composta di dipinti, sculture e arti applicate e il percorso espositivo permanente comprende opere dal medioevo all'ottocento. Al piano terra si possono ammirare le decorazioni ad affresco opera di Domenico Brusasorzi e Battista Zelotti, impreziosite da stucchi e grottesche.

Apre il percorso espositivo la sala con i sette lunettoni civici di Bassano, Maffei e Carpioni, dove si racconta il periodo d’oro della città sotto il dominio della Serenissima. Al primo piano sono accolti i capolavori di Paolo Veneziano, Hans Memling, Bartolomeo Montagna ed il grandioso ambiente che restituisce la decorazione della distrutta chiesa di S. Bartolomeo, con importanti pale d’altare di Montagna, Cima da Conegliano e Giovanni Bonconsiglio. Al piano nobile sono raccolte, tra le altre, le opere di Bassano, Tintoretto, Veronese, oltre alle sculture di Sansovino, Vittoria e i cristalli di rocca di Valerio Belli. Nel Salone, che evoca l’atmosfera di un’ideale quadreria tra ’500 e ’600, trovano posto i grandi capolavori di Luca Giordano, Bellucci, Lazzarini. Nelle nuove sale dell’ala Roi si percorre un suggestivo viaggio nello sviluppo storico artistico vicentino dal Seicento all'Ottocento. Capolavori provenienti dal collezionismo vicentino, da Van Dyck a Saraceni, si collocano accanto a Maffei e Carpioni, campioni della pittura barocca a Vicenza. Il Settecento si apre con il confronto tra i giganti veneziani Giambattista Piazzetta e Giambattista Tiepolo, e continua con Giandomenico Tiepolo e Pittoni. La Galleria dei Paesaggi e dei Capricci, che evoca gli ambienti di una residenza nobiliare, accoglie invece Marco e Sebastiano Ricci, mentre le vedute di Cristoforo dall'Acqua restituiscono il volto della città dell’epoca. L'Ottocento, vera novità del nuovo allestimento, presenta il culto del civismo risorgimentale, attraverso i suoi più illustri artefici, da Busato a Roi. Sono presenti anche la scultura, con le terrecotte di Orazio Marinali, la pittura su rame e su avorio, l’arte vetraria, quella serica, con la Manifattura Marasca e gli abiti del lascito De Marchi Muzani.

Nelle stanze dei sottotetti dell’ala nord è visitabile il lascito del marchese Giuseppe Roi, costituito dalla sua personale raccolta di dipinti, disegni e incisioni in un suggestivo allestimento di casa-museo. Il piano interrato, ha riportato alla luce le fondamenta delle antiche “casette Chiericati” risalenti al XIV e XV secolo, oltre alla roggia del Collo, ramo secondario del Bacchiglione coperto con volta a botte.

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Tempio di Santa Corona
Contrà S. Corona Tel. 0444 222811 museocivico@comune.vicenza.it www.museicivicivicenza.it
Fondata nel 1270 e fulcro di un complesso monastico domenicano, merita certamente una visita approfondita.
La chiesa a croce latina nasce per conservare la reliquia della Santa Spina donata nel 1259 da Luigi IX re di Francia al vescovo Bartolomeo da Breganze e che viene esposta al pubblico il venerdì Santo.
In questa chiesa fu sepolto Andrea Palladio nel 1580. A metà del 1800 le spoglie furono traslate nel Famedio del cimitero maggiore dove riposano gli “illustri vicentini”.
Caratteristica è la facciata con andamento a capanna, che riprende il motivo padano “a vento“. L’interno, austero, luminoso e solenne, è a tre navate, con presbiterio progettato nel 1480 da Lorenzo da Bologna. Dalla porta laterale destra della cripta si accede alla cappella Valmarana, ideata dal Palladio nel 1576.
Notevolissimo il patrimonio artistico, con alcune opere di grande spicco: nella terza cappella di destra, “Adorazione dei Magi”, dipinta da Paolo Veronese nel 1573; nella cappella in fondo alla navata di destra, “I Santi Pietro e Paolo e Pio V adorano Maria”, capolavoro giovanile del veneziano Giovanni Battista Pittoni (1723); la Cappella del Rosario e ancora, al quinto altare della navata sinistra, lo splendido “Battesimo di Gesù", capolavoro della maturità del veneziano Giovanni Bellini” (1427-1516).
Il grandioso complesso dell’altare principale è impreziosito, in ogni superficie, da intarsi policromi di marmi pregiati, lapislazzuli, coralli, corniole e madreperle.
Allontanati i Domenicani in seguito alle soppressioni napoleoniche nel 1810 è passata in proprietà al Comune di Vicenza. Il convento adiacente è adibito oggi a Museo Naturalistico Archeologico.
La chiesa è dotata di una guida digitale gratuita in italiano e inglese, accessibile attraverso smartphone e tablet.

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Museo Naturalistico Archeologico
Contra' S. Corona, 4 Tel. 0444 222815 museonatarcheo@comune.vicenza.it www.museicivicivicenza.it
Il Museo Naturalistico-Archeologico, allestito dal 1991 nel complesso dei chiostri di Santa Corona, è suddiviso in due sezioni: Naturalistica e Archeologica. La prima illustra soprattutto gli aspetti naturalistici dei colli Berici, mentre la seconda raccoglie le più significative evidenze archeologiche di Vicenza città e della sua provincia.

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Museo del Risorgimento e della Resistenza - Villa Guiccioli
Viale X Giugno, 115 Tel. 0444 222820 museorisorgimento@comune.vicenza.itwww.museicivicivicenza.it
Il Museo ha sede a Villa Guiccioli, sul colle di Ambellicopoli dove si svolse l’eroica resistenza del 1848 che vide la popolazione vicentina impegnata per la difesa della città. Raccoglie le memorie delle vicende storiche che vanno dalla prima campagna d’Italia di Napoleone nel 1796 alla fine della Seconda Guerra Mondiale, alla lotta di liberazione (1945). Si tratta di un secolo e mezzo di storia che ha trasformato più volte il volto politico, sociale, economico e morale d’Italia e d’Europa. Ingresso gratuito dal 2 gennaio 2017.

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Palladio Museum
Contrà Porti, 11 Tel. 0444 323014 accoglienza@palladiomuseum.org www.palladiomuseum.org
Il Palladio Museum ospitato in una delle più belle dimore urbane palladiane, accompagna i visitatori in un viaggio emozionale nella vita di Andrea Palladio e del suo tempo, alla scoperta dei capolavori palladiani nel territorio veneto.
Molto caratteristico è il colpo d’occhio in entrata, con una serie di serliane suggerite sia dall’esigenza di sostenere il salone soprastante con delle crociere sia di compensare la divergenza dei muri esistenti con impalcati piani. La facciata, su nove campate, vede la successione dell’ordine ionico su bugnato gentile del piano terra e dell’ordine corinzio riccamente festonato del piano nobile, soluzione che maschera al meglio l’eterogeneità dell’impianto preesistente. Richiesta prenotazione solo per gruppi e scuole.

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Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari
Contrà S.Corona, 25 Numero Verde 800.167619 E-mail vicenza@gallerieditalia.com www.gallerieditalia.com
Questo importante palazzo barocco sorge nella parte terminale di contrà Santa Corona. Commissionato nel 1623 da una famiglia di ricchi commercianti di lana e seta, rivela interni di notevole suggestione, come la scenografica Loggia d’Ercole e l’affrescata Galleria delle Verità. Acquistata nel 1908 dall’allora Banca Cattolica del Veneto, è oggi proprietà di Intesa San Paolo.
Il palazzo accoglie nelle gallerie del piano nobile alcune delle più rilevanti collezioni d’arte dell’istituto. Ben nota è la raccolta di pittura veneta del Settecento, nella quale spiccano 14 tele del Longhi di soggetti ben rappresentativi della società veneziana. Di eccezionale interesse, nel piano più alto, la collezione di icone russe, unica nel suo genere a livello nazionale e tra le prime in Occidente per ampiezza cronologica e tematica, probabilmente la più importante al di fuori della Russia.Richiesta prenotazione per gruppi e scuole, servizio interno di guide.

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Museo Diocesano – Diocesi di Vicenza
Piazza Duomo, 12 Tel. 0444 226400 - museo@vicenza.chiesacattolica.it www.museodiocesanovicenza.it
Ospitato nella sobrio palazzo di ispirazione palladiana del primo Ottocento, ricostruito dopo le distruzioni della Seconda Guerra Mondiale in modo fedele all’originale. Da notare sono i dettagli stilistici mutuati dal Palladio (semicolonne intersecate a segnare l’avanzamento del corpo centrale rispetto a quelli laterali) e dallo Scamozzi (accostamento, alle estremità, di semicolonna e pilastro angolare).
Il Museo Diocesano presenta la storia della chiesa vicentina in 11 sale: le prime sono dedicate a reperti archeologici paleocristiani d’età romana, venuti alla luce in particolare nella Basilica dei Santi Felice e Fortunato; le sale successive riguardano oggetti e paramenti sacri provenienti dalla Cattedrale; quattro sale
compendiano poi l’arte sacra dal Quattrocento al Settecento; chiudono la sezione relativa all’oreficeria, ambientata nella quattrocentesca Loggia Zeno, e la Sala dei Vescovi di Vicenza. Nei sotterranei, l’area archeologica con resti di una torre altomedievale e l'originale sezione dedicata ad una raccolta etnografica donata da Mons. Pietro Nonis, Vescovo emerito della Diocesi vicentina.

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Basilica Palladiana 

Piazza dei Signori - Tel. 0444 222850-222855, basilicapalladiana@comune.vicenza.it www.museicivicivicenza.it

Edificio simbolo di Vicenza, iscritta dall'Unesco fra i beni patrimonio dell'umanità, la Basilica Palladiana svetta maestosa sul lato sud di piazza dei Signori, cuore e salotto della città. Di grande bellezza sono il doppio ordine di logge e la copertura a carena di nave rovesciata, progettati da Andrea Palladio. Al primo piano si trova la grandiosa sala del Consiglio, lunga 52 metri e alta 25 al colmo della volta, sede di eventi ed esposizioni temporanee. Salendo all'ultimo piano si accede alla meravigliosa terrazza della Basilica Palladiana, uno dei più suggestivi belvedere sulla città e il suo territorio. Da quassù la vista spazia sulle animate vie del centro, sui tetti rossi e sui balconi della città, fino a scorgere il Santuario della Madonna di Monte Berico, luogo di culto e pellegrinaggio. Durante il periodo primaverile ed estivo è a disposizione un servizio bar.

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Museo del Gioiello 

Basilica Palladiana, piano terra - Piazza dei Signori, 44 - Tel. 0444 320799, info@museodelgioiello.it www.museodelgioiello.it

Primo in Italia e uno dei pochi al mondo dedicato all'arte orafa e gioielleria, il Museo del Gioiello è un progetto di Italian Exhibition Group in partnership conil Comune di Vicenza. Il Museo offre un'originale esperienza estetica e conoscitiva sul gioiello, valorizzandoun oggetto antichissimo e profondamente radicato nella cultura romana. Curato e diretto da Alba Cappelleri, Professore  di Design del Gioiello al Politecnico di Milano e principale studiosa del gioiello in Italia, si sviluppa in un percorso articolato su due livelli. L'allestimento innovativo, progettato dalla designer Patricia Urquiola convive con l'archiettura unica della Basilica Palladiana, in cui il museo è ospitato. La scelta curatoriale si propone di restituire la complessità semantica del gioiello con punti di vista molto eterogenei, introducendo il visitatore ala conoscenza di valori e contenuti articolati e, al contempo, di Vicenza come autorevole polo culturale del gioiello.

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Gallerie di Palazzo Thiene

Contrà S. Gaetano Thiene, 11 - Tel. 0444 320854

Commissionato dai fratelli Thiene, membri di una delle più potenti famiglie vicentine e personaggi sofisticati, in contatto con il fior fiore della cultura italiana. Le ambizioni edilizie dei Thiene riguardano un intero isolato del centro storico, con un affaccio sul corso Palladio, e coinvolgono in un primo momento uno degli architetti più in vista dell’epoca, Giulio Romano (1492-1546), attivo soprattutto presso la raffinata corte mantovana dei Gonzaga, ma presente a Vicenza nel 1542 peruna consulenza sulla sistemazione della Basilica e verosimilmente per la consegna del progetto di massima di Palazzo Thiene. Alla precoce morte
del Romano, nella progettazione esecutiva e nella realizzazione del palazzo subentra il Palladio, architetto emergente, ormai di cultura adeguata alla committenza.
L’edificio presenta perciò caratteri dell’uno e dell’altro architetto: tipica del Romano è, per esempio, l’impostazione dell’atrio a quattro colonne e della parte inferiore della facciata, mentre chiaramente palladiani sono le trabeazioni e i capitelli del piano nobile. Quanto detto riguarda l’unica parte realizzata del complesso, che si affaccia su una delle laterali del corso, contrà San Gaetano: la morte di uno dei committenti e altre vicissitudini, infatti, smorzano l’impulso nel realizzare un’opera che avrebbe senz’altro suscitato scalpore e invidie per la sua inusitata ampiezza.
A Palazzo Thiene, esempio mirabilmente conservato di arte rinascimentale e rappresentative della più alta tradizione artistica e architettonica del Veneto, si potranno visitare le sale al piano terra e al piano nobile con l’esposizione della quadreria, delle ceramiche della manifattura Antonibon e delle collezioni dei piatti popolari veneti dell’Ottocento e le sale del sottotetto con la raccolta di stampe dei Remondini e le sculture di Arturo Martini.

Tornato nel 2021 di proprietà del Comune di Vicenza dal 15 gennaio 2022 entra a far parte dei circuito museale cittadino.

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Il tariffario completo dei musei civici

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TEATRO OLIMPICO

 GRUPPI & SCUOLE

musei civici vicenza

Teatro Olimpico e Card Musei
 Tel. 0444 964380 
Call center aperto
lunedì-venerdì 9 -13/14-18

VISITE E ORARI

Piazza Matteotti 11  Vicenza (Italia) - mappa


Il Teatro è aperto da martedì a domenica,
CHIUSO LUNEDI',
25 dicembre e 1° gennaio.
 

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